COSENZA NORMANNA
Il matrimonio di Roberto il Guiscardo
Location: Vico III S. Lucia
ROBERTO IL GUISCARDO (1025 c.-1085)
Roberto d'Auteville, detto il GUISCARDO, l'astuto, perchè era "piu sottile di Cicerone e piu astuto di Ulisse", era l'incarnazione del vero normanno europeo.
Spregiudicato, combattivo, amante del potere, scaltro. La sua ambizione era quella di ritagliarsi una signoria nei territori ufficialmente appartenenti all'Impero d'Oriente, ma di fatto abbandonati a se stessi.
Il suo "nido" era S. Marco Argentano (1047), che aveva ricevuto da suo fratello Drogone, signore di Aversa.
Di suo aveva solo 5 cavalieri e 30 fanti. Ma la sua ambizione era smisurata. Inizio' la sua carriera di condottiero come brigante, taglieggiado i signorotti della valle del Crati.
COSENZA SI OPPONE, INUTILMENTE, ALL'"ESERCITO DEL GUISCARDO, SCATENANDO UNA RIBELLIONE
Location: Via S.Tommaso
Roberto il Guiscardo era pronto a cogliere qualsiasi occasione per raggiungere i suoi obiettivi.
Combattè contro la Chiesa di Roma a fianco dei suoi confratelli normanni e dei signori locali del meridione coalizzati. Ma seppe vedere subito che i suoi interessi coincidevano con gli interessi del papato.
I territori del Sud nominalmente appartenevano all'Impero d'Oriente di fede bizantina ortodossa ma di fatto erano abbandonati a se stessi.
Nel 1059, Roberto il Guiscardo strinse un patto con Papa Niccolò II (concordato di Melfi). ROBERTO SI DICHIARAVA FORMALMENTE VASSALLO DEL PAPA PER TUTTI I TERRITORI CALABRESI E SICILIANI CHE AVREBBE STRAPPATO AI BIZANTINI (CALABRIA) E AGLI ARABI (SICILIA).
IL GUISCARDO SAREBBE DIVENTATO SIGNORE DI QUESTE TERRE COL TITOLO DI DUCA DI PUGLIA (CON ANNESSA BASILICATA), CALABRIA E SICILIA).
Formalmente, la Chiesa avrebbe esteso i suoi confini a tutto il Sud. Ma, soprattutto, avrebbe riconquistato questi territori alla fede cattolica estromettendo quella bizantina.
Roberto, con l'aiuto di suo fratello Ruggero, OCCUPA LA CALABRIA prima (1059-1060) e, successivamente, la SICILIA (1061)
RUGGERO II (1095-1154)
Location: Via S.Tommaso
Ruggero II di Sicilia, nel 1127, divenne erede unico dei d'Auteville. Egli era un uomo molto ambizioso. Aspirava a giocare un ruolo più attivo nella politica italiana. Nel 1130, approfittò della contestata elezione del papa per farsi riconoscere il titolo di re di Sicilia e duca di Puglia e di Calabria nella cattedrale di Palermo durante la notte di Natale.
Egli divenne uno dei sovrani più illuminati e più potenti d'Europa e il suo regno il più splendente. Nel 1137 estese il dominio normanno su l'Italia meridionale con la conquista del Ducato di Napoli. Egli fu il primo che assunse il titolo di re di Napoli e di Sicilia.
Con le Assise di Ariano (1140), a differenza del feudalesimo di tipo germanico, conferì al suo Regno un'organizzazione feudale tipica di tutti i regni normanni d'Europa (Normandia, Inghilterra), rigidamente gerarchica e strettamente legata alla persona del sovrano.
LA CORTE DI RUGGERO II
Location: Via S.Tommaso
I Normanni conoscevano bene quali erano i difetti del sistema feudale perchè li avevano vissuti sulla propria pelle. Essi provenivano da un ducato, quello di Normandia, in cui il signore feudale non aveva mai concesso troppo libertà ai propri nobili e li aveva sempre tenuti sotto il suo più stretto dominio. I normanni di Sicilia e di calabria si tennero in linea con questa tradizione. Il re era forte e i nobili deboli. Come lo impostò Ruggiero II, Lo Stato di Sicilia divenne uno Stato fortemente accentrato e nel XIII secolo, SOTTO FEDERICO II, esso diverrà il regno più avanzato in Europa.Nella gestione del regno, Ruggero II si avvalse della collaborazione di tutti i suoi sudditi, indipendentemente dalla loro etnia o religione. Convivevano pacificamente popoli totalmente diversi per razza (araba, greca, longobarda, ebraica, ecc); per religione (cattolica, greco-ortodossa, musulmana, ebraica, ecc.); e per storia (costume, tradizione e cultura). A tutti erano garantite, per legge, parità di diritti e tolleranza religiosa. La sua cancelleria usava indifferentemente tutte le lingue.
LA CITTA' SUL COLLE PANCRAZIO IN ROVINA DOPO IL TERREMOTO
Location: Via S.Tommaso
Nel 1184 COSENZA fu colpita da uno spaventoso terremoto. Ci vollero circa quarant'anni prima che la città e i dintorni fossero ricostruiti, ma Cosenza non per questo si allontanò dalle vicende politiche del regno. Era e rimaneva una città importante.